L’approccio al pasto

Le persone affette da diabete hanno spesso domande relative a come approcciarsi al pasto, arrivando addirittura a chiedersi se possa essere utile o più sano limitarsi a mangiare una volta al giorno.

Tuttavia è giusto segnalare che il “salto del pasto” non è in alcun modo uno sport adatto ai diabetici, e che sapere esattamente come relazionarsi con la gestione quotidiana di colazione, pranzo e cena è di importanza fondamentale per una persona affetta da diabete e per le persone con cui condivide la vita quotidiana.

Innanzitutto è necessario quindi specificare che mangiare una volta al giorno è sconsigliato, poichè introdurre nel corpo introdurre le calorie necessarie per una giornata tutte insieme aumenta anche la quantità di zuccheri nel corpo, portando a un elevato picco della curva glicemica nel momento successivo al pasto. Inoltre il lungo periodo di digiuno tra un pasto e l’altro obbliga il metabolismo a fare i conti con degli ormoni controregolatori, cioè quelle sostanze che hanno il compito di mantenere costante la quantità di zucchero nel sangue e la cui azione non potrà essere adeguatamente controbilanciata dall’insulina nelle persone con diabete.

La soluzione ideale è esattamente quella opposta, ossia fare tanti piccoli pasti nel corso della giornata, suddividendo così l’introduzione di zuccheri. Pur provocando una maggiore oscillazione glicemica, questa soluzione rende più semplice per il corpo la gestione della glicemia.

Importante è anche decidere come suddividere i nutrienti: in questo caso è utile regolarsi secondo i classici tre pasti principali, facendo colazione, pranzo e cena, aggiungendo se possibile due spuntini, la mattina e il pomeriggio.